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Meffe scrive al Sindaco per sollecitare il pagamento dei contributi per i nuovi nati

Meffe scrive al Sindaco per sollecitare il pagamento dei contributi per i nuovi nati.

Richiesta anche l’istituzione di un contributo comunale, per non creare disparità.

Un iter procedurale iniziato nel lontano 2012, quello relativo al contributo previsto dalla Legge Regionale n. 9 del 3 marzo 2009, “Incentivi a favore dei residenti”, e che sembra giunta ormai a conclusione, manca infatti soltanto la liquidazione da parte del Comune di Torella del Sannio alle famiglie beneficiarie. A comunicarlo è il consigliere di Minoranza Gianni Meffe che ha scritto al Sindaco Lombardi per sollecitare l’approvazione degli ultimi atti propedeutici alla liquidazione e chiedere l’istituzione di un contributo comunale per i nuovi nati, al fine di aiutare tutte le famiglie.

Già nel 2012, spiega il consigliere, la domanda del Comune di Torella non fu consegnata nei termini utili per poter rientrare tra comuni finanziati subito, ma oggi, trattandosi di una determina regionale di gennaio 2019 e con copertura finanziaria individuata nel bilancio 2018 della Regione Molise, non ci sono ulteriori motivazioni per non procedere alla liquidazione dei contributi spettanti, già versati sul conto del Comune, se non la necessità di “chiudere” gli ultimi atti che mi auguro possano essere definiti subito, a partire da oggi. Al fine di avere un quadro quanto più chiaro possibile ho chiesto comunque copia della documentazione più recente, che andrà ad aggiungersi a quella richiesta nel corso degli anni, quando ho avuto modo di riscontrare alcuni aspetti necessari di approfondimenti.

Naturalmente non si può pensare soltanto a “recuperare” i contributi passati ma bisogna guardare al futuro, anche perché la Legge Regionale n.9 del 2009 è stata di fatto applicata solo un anno, per i nati nel 2010. Per questo motivo ho chiesto al Sindaco, conclude Meffe, di prevedere un contributo comunale per i nuovi nati, considerando l’ampia disponibilità del nostro bilancio, frutto delle tasse pagate dai cittadini, e la necessità di dimostrare vicinanza alle famiglie da parte del Comune. Un contributo che di certo non potrà coprire tutte le spese richieste per crescere dei figli ma che almeno dimostrerebbe un approccio sensibile e comprensivo, da parte dell’amministrazione comunale, nei confronti di un tema di stretta attualità come quello del calo delle nascite.

 

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