Dov’è finita Torella nelle ultime assegnazioni di fondi? E perché quando non si tratta di contributi a pioggia il nostro Comune non c’è praticamente mai?
In questi ultimi giorni una vera e propria pioggia di fondi ha colpito, positivamente, il Molise ma il nostro amato paese non c’è, colpa dell’assenza di programmazione che colpisce il nostro Comune, guidato da un’amministrazione che è sempre pronta con un progetto da presentare quando viene richiesto ma che non è in grado di disegnare un qualcosa di concreto e che riguardi tutto il nostro paese ed in ogni suo aspetto.
Di seguito un breve riepilogo di quanto abbiamo perso:
- Piano operativo sul dissesto idrogeologico per l’anno 2019
49milioni 533mila euro di stanziamento per il Molise
ZERO EURO A TORELLA
- Decreto interministeriale 18 novembre 2019
29milioni 735mila euro di stanziamento
ZERO EURO A TORELLA - Decreto Interministeriale MIT-MEF n. 400 del 3 settembre 2019
7 milioni di euro da ripartire ai Comuni italiani fino a 3500 abitanti
ZERO EURO A TORELLA (47 comuni molisani con meno di 3500 abitanti riceveranno importanti contributi) - CD Bando Lezzi, 10 milioni di euro ai comuni molisani
ZERO EURO A TORELLA - Bando pubblico per l’assegnazione di contributi ai comuni per finalita’ di salvaguardia e recupero valori paesaggistici – art. 167 d.lgs. 22 gennaio 2004 n° 42
TORELLA SI CLASSIFICA SOLTANTO AL 62° POSTO SU 72 DOMANDE PERVENUTE
Ci toccherà accontentarci dei pochi fondi che verranno assegnati a tutti i Comuni che ne avranno fatto richiesta per le attività contro lo spoplamento ma quello che manca davvero a Torella è la mancanza di programmazione e progettazione, due aspetti fondamentali per ridisegnare il futuro del nostro paese e farlo diventare il centro del Medio Sannio. Avere un progetto nella scrivania da presentare per tutto non serve, oggi bisogna prima disegnare il futuro e poi preoccuaprsi di andare a prendere i fondi.
Ma in fondo i torellesi hanno scelto di guardare al passato, ma il tempo scorre e per loro fortuna le prossime elezioni sono a breve e toccherà a loro decidere se provare a rilanciare Torella oppure se accettare che da qui a dieci anni ci sia un cartello con su scritto “CHIUSO PER MANCANZA DI SOGNI E DI CORAGGIO” all’ingresso del paese.