Non solo l’approvazione della delibera per recepire le misure del Decreto Crescita, a favore della riapertura e l’ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi, ma anche ulteriori iniziative, grazie ai fondi comunali, a favore delle imprese che non possono usufruire degli interventi previsti dal Governo. È questa la ricetta dei consiglieri di “Torella nel Cuore” Enrico Di Placido, Marco Piedimonte e Gianni Meffe per sostenere e incrementare l’economia del paese e contrastare in modo concreto lo spopolamento.
Con il Decreto Crescita, spiegano i consiglieri di minoranza, il Comune ha la possibilità di agevolare le aziende attraverso una compensazione da parte dello stato delle mancate entrate interessate, pari al 100% dell’IMU (inclusa la TASI) e della TARI dovuti dall’esercente e regolarmente versati nell’anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta. Il contributo è corrisposto nell’anno di riapertura o di ampliamento e per i tre anni successivi e, nel caso di IMU e TASI, spetta se vi è coincidenza tra proprietario ed esercente.
Purtroppo tali agevolazioni riguarderanno solo la riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi, o l’ampliamento per almeno il 30% della superficie dei locali, di strutture commerciali già esistenti sul territorio comunale stesso operanti nei settori: dell’artigianato; del turismo; della fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale; della fornitura di servizi destinati alla fruizione di beni culturali; della fornitura di servizi destinati alla fruizione del tempo libero; del commercio al dettaglio, compresa la somministrazione di alimenti e di bevande al pubblico.
Per quanto attiene agli esercizi operanti nel commercio, le agevolazioni sono possibili limitatamente agli esercizi di vicinato, e alle medie strutture di vendita, come disciplinate dalla normativa vigente.
Un’iniziativa del governo che è in linea con la proposta che ogni anno il gruppo consiliare di “Torella nel Cuore” presenta in fase di approvazione del bilancio, infatti le ulteriori iniziative di cui hanno richiesto l’attivazione i consiglieri Di Placido, Piedimonte e Meffe, riguarderebbero la maggior parte delle attività locali, escluse dal decreto Crescita, e sono fattibili grazie all’importante avanzo di amministrazione a disposizione del Comune, che può contare anche su una cassa attuale di circa 270.000 €.
Nello specifico i consiglieri hanno ribadito la proposta, presente nel loro programma elettorale, di abbattere del 30% e per tre anni tutte le tasse comunali per le attività commerciali e le aziende locali, siano esse già esistenti o nuove e anche nei casi in cui non vi sia coincidenza tra proprietario ed esercente.
Naturalmente, concludono i consiglieri comunali, gli interventi di riduzione della tassazione da parte del Comune deve riguardare anche le famiglie e nei prossimi giorni porteremo a conoscenza della cittadinanza le iniziative che abbiamo elaborato e che mirano a creare un tessuto sociale forte e armonioso.
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ARTICOLO PUBBLICATO SU PRIMO PIANO MOLISE DEL 2 MARZO 2020